mercoledì 16 maggio 2007

il bosco

siamo arrivati quasi in cima con l'auto, più su non si può...a sinistra la strada continua ma c'è il cartello giallo della zona militare e il divieto di transito. "Si, ma a piedi si può andare" "Ma sta per piovere" "Prendiamo l'ombrello" Così andiamo, io ho le scarpe da tennis, quelle nuove della asics, grigie con i lacci rosa e anche tu sei messo comodo. Ci avviamo per la strada, un pò stretta ma asfaltata. All'inizio c'è la colonnina che indica il nome del percorso: Pian Grande, sentiero 1a, difficoltà media. Il cielo è grigio e nel sentiero costeggiato dal bosco, a tratti arrivano folate di nebbia. Arriviamo in cima alla salita e c'è un cancello che ad un tratto si apre e esce un'auto. Tutto intorno la rete metallica con i cartelli gialli della zona militare. "Ci saranno le telecamere qui?" "Mi sa di si". Seguitimo a salire il sentiero discutendo "Dicono che questa è una base militare della Nato e che ci fossero le testate nucleari, ma ora non ci sono più" io intanto penso che potrebbe essere un ottimo posto dove fare l'amore...ma le telecamere... Incontriamo gente che viene dal senso opposto e accantono definitivamente l'idea di fare sesso. Il bosco è fitto e buio, fa freddo...ho le guance gelate. Arriviamo ad un bivio: un sentiero va in discesa a sinistra, l'altro invece si inoltra dentro il bosco, coperto di terra e foglie. Decidiamo di prendere quello...ancora cartelli gialli, ancora telecamere...quindi niente sesso.... Ecco, ora il sentiero sembra alla fine...no...prosegue ancora ma molto ripido e stretto, forse è meglio rinunciare, poi ci sarà da risalire e sarà faticoso. "Che facciamo, torniamo indietro?" "Aspetta...che c'è la?" In effetti c'è un passaggio fra gli alberi, degli scalini improvvisati. Tu sali su e... "O ma c'è uno spiazzo! Vieni a vedere" Salgo anch'io e quello che trovo è davvero spettacolare: una balaustra dalla quale mi affaccio e sotto c'è il mare. Siamo molto in alto ma si vede benissimo Portonovo, con il suo porticiolo, i laghetti e in mezzo al mare l'asse dove venivano pescati i "moscioli". A sinistra, in alto sopra il monte, c'è Poggio. Da qui le sue casette sembrano nuovissime, e oltre il monte già si intravede Ancona. Sopra il mare le nuvole bianche sembrano funghi, e due grandi navi vanno, lente. "Che spettacolo stupendo!" "Si, meraviglioso davvero, ma lo avresti immaginato di trovare un posto così qui?" "No, credevo che neppure si potesse passare di qui per la base" Ammiriamo lo spettacolo davanti ai nostri occhi, tu sei dietro di me e mi stringi. Sento il tuo corpo attaccato alla mia schiena. Hai le braccia intorno alla mia vita e le mani mi accarezzano la pancia, sollevano la maglietta per sentire il contatto con la mia pelle. Lo sapevo che anche tu, per tutto il tragitto fino a li, non hai fatto che pensare a questo ed ora, forse, potremo sodisfare questa voglia. Mi vieni davanti appoggiandoti alla balaustra. Ti bacio succhiandoti le labbra, un bacio lungo che ti da dimostrazione che anch'io ti voglio. Appoggio la mano sulla patta dei tuoi jeans e già ti sento duro e mi eccita ancor di più. Ti guardi intorno per assicurarti che non arrivi nessuno e decidi di aprirti i pantaloni così che io possa toccarti. Il tuo cazzo è durissimo e ho voglia di succhiartelo e lo faccio...Poi mi fai smettere e ti metti dietro di me, mi fai scendere i jeans e il perizoma e mi penetri da dietro. Soffoco un urlo quando entri dentro di me, non vedero l'ora che iniziassi a scoparmi...mi appoggio alla balaustra per permetterti di prendermi meglio...l'eccitazione è grandissima, tu vieni presto, io poco dopo al tocco delle tue dita... "Sento delle voci..." Ci rivestiamo in fretta e rimaniamo li abbracciati, appoggiati alla balaustra di legno..."Se seguitavi a toccarmi venivo di nuovo" "Sembrava che arrivasse qualcuno" "Si, sembrava anche a me..." "Come è stato scopare in un posto così bello?" "Meraviglioso, amore, anche se non ho visto nulla" "Ma hai visto prima e dopo" "Si, è vero..." " Torniamo indietro?" "Si dai, andiamo a prendere un gelato...dobbiamo recuperare le energie" " Già..."

sabato 5 maggio 2007

buio

cos'è che mi passa per la testa oggi?
tante cose ma come sempre molto confuse...
che si fa in un giorno come questo? iniziato come sempre, con tutte le buone intenzioni e arrivato ora a questo punto...sola, mi sento sola. progetti andati in fumo, parole vomitate addosso con il proposito di ferire...sensi di colpa riportati a galla...e stanchezza, tanta. gambe come macigni e gola strozzata...a che serve? perchè andare avanti? parole dette e non ascoltate, rabbia che sale ma mandata giù, giù, giù!!! nello stomaco, dentro le mie viscere che ora si ribellano...non la vogliono neppure loro. sensazioni antiche, voglie antiche...mangiare, ingozzarmi e poi vomitare...voglia di farmi del male...ferirmi, tagliarmi...graffiare la mia pelle fino a farla sanguinare...dovevo buttarla fuori la mia rabbia...non inghiottirla, dovevo lasciarmi andare e spaccare tutto come l'impulso mi diceva di fare. maledetta ragione...
e i miei amici che ora non ci sono...avrei voluto stare con loro...sono molti giorni che non li vedo, che non condivido le mie paure con loro...non devo stare troppo tempo senza...
che faccio ora? che si fa quando le tue membra sono senza forze? che si fa quando la mente si rifiuta di reagire? quando non vedi neppure un lumicino nel buio che improvvisamente è calato? ho paura a camminare nel buio, ho paura di cadere...