lunedì 26 marzo 2007

come neve al sole


“Cosa stai facendo?” Lui era di la, lo sentivo aprire e chiudere sportelli. Mi stavo truccando gli occhi davanti allo specchio. Dovevamo uscire per una cena della quale, per la verità, non avevo molta voglia ma avevamo litigato e questo era un modo per fare pace. Indossai le calze nere con la riga dietro, forse un po’ antiquate ma mi piacevano particolarmente perché rendevano le mie gambe dritte ancor più snelle. Misi il tubino nero, corto e, come al solito, non indossai il reggiseno. Lui mi arrivò alle spalle e prese a chiudere la lampo sulla schiena poi posò un bacio caldo sulla mia spalla nuda. Mi scostai, quel contatto mi dava fastidio. “Perché non rimaniamo a casa?” mi chiese. “Senza cena? Ma non hai fame?” Lui mi guidò in sala da pranzo e vidi che aveva apparecchiato la tavola con la tovaglia bianca ricamata, piatti di porcellana e in mezzo aveva messo una candela e due bicchieri con del vino rosso. “Che significa questo?” gli chiesi “Significa che mangiamo qui, ma se non ti va possiamo anche non mangiare…” . Si accostò a me e disse:” Sei più bella che mai stasera” Mi passò la mano sui capelli e mi baciò appassionatamente sulla bocca. Sapeva che ai suoi baci non potevo resistere, mi conosceva bene.” Quando ti tocco ti sciogli come neve al sole”. Si staccò da me” Aspettami qui” disse. Tornò poco dopo con in mano il secchiello del ghiaccio lo appoggiò sul tavolo poi incominciò di nuovo a baciarmi con sempre più passione. Io già sentivo le gambe tremare e l’eccitazione salire sempre più. Mi fece girare e tirò giù lentamente la lampo mentre la sua bocca era sul collo. Improvvisamente sentii qualcosa di gelido scorrere lungo la mia schiena. La sensazione fu talmente intensa che gemetti inarcando la schiena. Poi fece scorrere il ghiaccio sul collo e lungo il solco fra i seni, sui capezzoli rendendoli duri fin quasi a farmi male. “La tua pelle è bollente, il ghiaccio non può fare a meno di sciogliersi. Il tuo corpo è fatto per il sesso, ogni sua parte reclama baci, carezze. Io conosco il tuo corpo più di te stessa, solo io posso farlo tremare così…” Le sue parole, mescolate ai suoi baci mi portarono su, sempre più su e quando sentii la sua mano, improvvisa, fra le mie gambe, dove la stavo aspettando con impazienza e non potei fare a meno di avere un orgasmo intenso, lungo, senza fine che mi lasciò sfinita, fra le sue braccia…

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